ricordando Antonio Sacco a Marcinelle

BRUXELLES, 8 AGO —  Ore 8,10. Come ogni 8 agosto, da cinquantuno anni, anche oggi la campana di Sant’Antonio, a Marcinelle, ha battuto 262 rintocchi. Tante sono le vittime della tragedia che quella mattina dell’8 agosto 1956 trasformò le miniere del Bois du Cazier in un’inferno. La maggior parte, ben 136, sono vittime italiane. Emigrati in Belgio, molti di essi vivevano nelle baracche in cerca di fortuna, o solo di una vita più dignitosa, e morti a 975 metri di profondità. Così come i loro compagni di squadra belgi, francesi, tedeschi, russi, ucraini, cecoslovacchi, greci, turchi, algerini. C’era anche un ragazzo di Cervinara, precisamente di Valle ed aveva solo 16 anni. Perse la vita per un pò di pane. In questi giorni di meritato riposo per tanti lavoratori la redazione di Cervinara ha voluto ricordare quel ragazzino emigrato da qui.

ricordando Antonio Sacco a Marcinelleultima modifica: 2009-08-08T20:31:29+02:00da terredibriganti
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