“Il Parco che non c’è” di Francesco Viola

E’ con rammarico che dobbiamo denunciare lo stato di completo abbandono e trascuranza dei monti del Partenio nella fascia montana che interessa i comuni di Cervinara e Rotondi.Noi della Proloco di Cervinara siamo appena reduci da una escursione in località Piano di Lauro e la realtà che si è presentata  è stata una esperienza che mortifica il significato di “ madre natura”. Alberi di faggio tagliati alla base ancora verdi, rumori di  motoseghe a tutto campo nei boschi, rumori assordanti di motociclette che scorazzano nella pianura per fare cross, immondizia soprattutto di materiale non degradabile ovunque, gente che spara con fucili ed altro anche di notte e soprattutto  quando la caccia è chiusa , gruppi elettrogeni di campeggiatori ad inquinare a tutto rumore. Un area che si definisce Parco non può essere organizzata in questo modo. Segnaletica sbagliata come il caso della tabella che indica Il piano di Lauro come piana Rapillo, un rifugio appena sistemato con pareti già imbrattate di scritte e questo almeno per ora, nessun contenitore per i rifiuti, fuoristrada che attraversano a tutte le ore le pianure con ragazzini che fanno scuola guida.

Vorremmo capire perché il campo di Summonte è stato attrezzato ed organizzato. Lì  i controlli esistono mentre nella fascia montuosa che interessa i  comuni di Cervinara e Rotondi  vengono trascurati I SERVIZI ESSENZIALI DI UN PARCO, anzi ormai mete di chi può ancora vandalizzare liberamente. Speriamo che non si sta ripetendo la storia di sempre e cioè quella di considerarci abitanti di serie B.

La Proloco di Cervinara sta ponendo in essere una serie di attività importanti che promuoveranno a vari livelli  il nostro territorio con  la Rassegna di cultura “ Questa è la mia Terra”. Obiettivo è  la valorizzazione della storia e del paesaggio del Partenio. Ci preoccupa molto il fatto che il turista che  cerchiamo di attrarre ed affascinare rimanga deluso e sconcertato dalla realtà. Per evitare che questo Parco divent673507492.JPGi un aborto prima che nasca chiediamo a tutte le autorità preposte ai controlli ed alla gestione dei monti ,  che se  sono state immaginate iniziative di tutela e di salvaguardia del territorio, queste  vengano poste  subito in essere. Basterebbe poco visto che le arterie principali per raggiungere gli altopiani tra Avella e Cervinara-Rotondi sono percorsi obbligati che con posti di controllo idonei e frequenti risolverebbero la maggior parte dei problemi sopra indicati. Stiamo preparando un esposto con quanto detto e testimoniato dai nostri occhi . Lo presenteremo a giorni  al Presidente del Parco Gianvito Bello, al Presidente della Comunità montana Palerio Abate, Al Comando della Polizia Forestale, ai Sindaci dei Comuni di Cervinara e Rotondi ed anche al Commissario della Polizia di Stato di Cervinara. Chi ama la natura cerca di ascoltarne i suoni ed apprezzarne i profumi, ammirare gli animali liberi e godere della pace. L’esperienza mia come presidente della Pro Loco di Cervinara e degli amici soci che hanno pernottato sul Piano di Lauro  è stata di uno stress insostenibile.Speriamo che con questo appello qualcosa cambi altrimenti sarò costretto a dimettermi perché  impossibilitato a svolgere le competenze previste dallo Statuto della nostra Associazione. O qualcuno pensa che Noi dovremmo fare solo ‘ndrezzate e quadriglie?

“Il Parco che non c’è” di Francesco Violaultima modifica: 2008-07-25T23:38:00+02:00da terredibriganti
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One Response

  1. Lorenzo Raviele
    at |

    Caro Viola , scusami se riempio questo blog di miei post . Ciò che voi state facendo per la vostra terra è da ammirare . Ho visto un video su youtube ; se non erro c’era anche un ragazzo che riconosciuto perchè ho visitato il suo blog ( credo si chiami Nicola Raviele ).Dagli States mi hanno mandato delle foto degli anni 20 di membri della famiglia Befi imparentati con i Raviele . SALUTI A TUTTI E NON MOLLATE!!!!

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