Non è una relazione di parte perchè sono di Cervinara, ma la storia , la leggenda e il folklore di questo nostro paese sono veramente eccezionali ed univoci. La mia Gente appartiene ad una delle cinque tribù Sannite “i Caudini” insieme ai Caraceni, Irpini,Pentri e Frentani. Popolo di pastori guerrieri a volte anche mercenari. Il mio popolo spense alle Foche Caudine l’orgoglio dell’esercito Romano. Ma le continue invasioni dai normanni ai longobardi, ai saraceni, dai Francesi ai spagnoli , dai “piemontesi” ai tedeschi agli americani eccetera, hanno lasciato il segno nei caratteri somatici della nostra gente. Cervinara sempre cattolica è influenzata dalla politica del vescovato di Benevento ed è tra le comunità a più alta vocazione clericale. Forse è il contrappeso divino ad una terra testimone anche di grandi malvagità.Il beneventano ci ha condizionato  nel misticismo e nelle pratiche magiche. Famose anche da noi le fattucchiere o “jannare”, donne di magia che oltre a fare fatture entravano nei sogni e nelle case della gente e riuscivano a volare spargendosi di un inguento oleoso. Ancora oggi a sentirle nominare la gente dice ” oggi è sabato” per scacciarle. Ma Cervinara è terra di Briganti. Tra le bande più famose e grandi del meridione quella dei fratelli La Gala sparsero terrore, sangue e diffidenza tra la gente. I sentieri e i luoghi testimoni di fatti di sangue sono ancora ricordati nella popolazione.Ma il brigantaggio Cervinarese è ricordato anche come forte resistenza patriottica ai Piemontesi. Qualche vecchietto si ricorda dei racconti dei più grandi che spesso andando per i nostri splenditi monti si ritrovavano tra gente in festa che mangiavano e ballavano al suono di tamburelli e tarantelle. Erano quelli i briganti che si dovevano nascondere alle forze dell’ordine.I sentieri dei nostri monti raccontano questa storia è nel silenzio della natura è possibile per i più attenti amatori riuscise a cogliere i suoni e le voci della mia gente nel tempo che fu.